Il Castello Aragonese
Il primo articolo del nostro nuovissimo blog vogliamo dedicarlo a chi rappresenta la nostra “istituzione” isolana: Il Castello Aragonese
Il Castello Aragonese di Ischia sorge su un isolotto di roccia trachitica collegato al versante orientale dell’isola d’Ischia da un ponte in muratura lungo 220 mt.
La base rocciosa è geologicamente definita “cupola di ristagno” ed equivale ad una bolla di magma consolidatasi nel corso di fenomeni eruttivi di più vasta portata. Raggiunge un’altezza di 113 mt. s.l.m. e presenta una superficie di circa 56.000 mq.
Vi si accede attraverso una mulattiera o a mezzo di un moderno ascensore installato alla fine degli anni ’70.
La mulattiera si sviluppa, per il primo tratto, in una galleria scavata nella roccia (per volontà di Alfonso I d’Aragona alla metà del Quattrocento) per poi proseguire all’aperto fino a raggiungere la parte più alta dove è situato il Maschio.
Da questa strada principale se ne dipartono altre minori che servono gli edifici e i giardini della rocca. L’ascensore raggiunge invece i 60 mt. s.l.m. ed il suo percorso è interamente ricavato all’interno della viva roccia.
L’edificato ricopre una modesta parte della superficie complessiva per lo più occupata da ruderi e terre coltivate; quella che era la fisionomia densamente costruita ritratta dall’iconografia settecentesca è stata in buona parte cancellata dagli eventi bellici dei primi dell’Ottocento, cui sono seguiti lunghi anni di abbandono. Soltanto ai primi del Novecento è iniziata una campagna sistematica di restauri, ancora in corso, che ha restituito e continua a restituire una dignità architettonica a questo imponente complesso monumentale.
Indiscutibili dominanti nell’immagine del Castello sono le sagome della residenza reale, denominata Maschio (che non si visita), e posta sul punto più alto del versante nord orientale, e della cupola della Chiesa dell’Immacolata, contrappunto centrale di tutto l’isolotto.
Efficace mediazione tra i costoni rocciosi e la parte edificata è la cinta bastionata che si avvolge intorno al Castello per 3/4 del suo perimetro caratterizzandone fortemente l’insieme.
Terrazzo dell’Immacolata
Si affaccia sul versante di ponente offrendo una magnifica vista del Borgo di Ischia Ponte e della Spiaggia dei Pescatori; in secondo piano si vedono la zona collinare e la vetta del monte Epomeo.
Chiesa dell’Immacolata
Costruita a partire dal 1737 al posto di una precedente cappella dedicata a S.Francesco, la chiesa della Beata Vergine assunta, detta dell’Immacolata, fu voluta dalla madre badessa Battista Lanfreschi dell’attiguo Convento delle Clarisse
Convento di S.Maria della Consolazione
Fondato nel 1575 da Beatrice Quadra, vedova d’Avalos, ospitava circa 40 monache dell’ordine delle Clarisse , provenienti dall’eremo di S.Nicola sul monte Epomeo dove avevano fissato la loro prima dimora.
Cimitero delle Monache
Situato al di sotto della chiesa , è costituito da una serie di ambienti che accolgono gli scolatoi, seggioloni in muratura sui quali venivano assisi i corpi senza vita
Belvedere del Convento
Aperto sul versante nord-occidentale, lascia scorrere lo sguardo dal Borgo di Ischia Ponte al Porto d’Ischia. In assenza di foschia è possibile distinguere la sagoma dell’isola di Ventotene ed i monti della terra ferma.
Caffetteria del Monastero e Book shop Nesos
Per una gradevole pausa durante la visita, per concedersi un buon caffè o per garantirsi un piccolo ricordo dell’Isola d’Ischia e del suo Castello
Cattedrale dell’Assunta
Costruita dal popolo d’Ischia dopo l’eruzione vulcanica dell’Arso (1301) in sostituzione della distrutta Cattedrale esistente sull’insula major.
L’edificio fu realizzato al di sopra di una preesistente cappella che ne divenne così l’attuale cripta. Massimo splendore conobbe negli anni del Rinascimento ed, in particolare, il 27 Dicembre 1509 quando furono celebrate le nozze tra Vittoria Colonna e Ferrante d’Avalos, marchese di Pescara.
Cripta gentilizia della Cattedrale
Dedicata a S.Pietro, si trova al di sotto della Cattedrale dell’Assunta dalla quale è possibile accedervi attraverso una doppia rampa di scale. Costruita tra l’XI e il XII secolo, fu originariamente una cappella, tramutata poi in cripta in seguito alla costruzione della soprastante Cattedrale.